Il Battistero in piazza S.Giovanni
sorse probabilmente intorno al IV-V secolo su una costruzione romana e fu
riedificato, si ritiene,tra il XI e il XIII secolo. La forma ottagonale è
scandita dalla bicromia dei marmi bianchi e verdi e dai pilastri a fasce
orizzontali: in alto si profilano tre arcate per lato che incorniciano le
finestre sormontate dall'attico duecentesco sostenente la copertura piramidale.
Magnifiche le tre porte in bronzo: la più antica, trecentesca, è
la porta sud , verso la loggia del Bigallo, realizzata da Andrea Pisano
che vi raffigurò, entro formelle, episodi della Vita del Battista: gli stipiti
sono opera rinascimentale di Vittorio Ghiberti, figlio di Lorenzo. Sopra il
portale, Salomè tra il Battista e il carnefice, statue di V. Danti (1571). La
porta a nord, davanti alla trecentesca colonna di S. Zanobio, è di Lorenzo
Ghiberti e fu compiuta nel 1424. Ripetendo la divisione di 28 formelle, Ghiberti
illustrò le storie del Nuovo Testamento. Del Ghiberti sono anche gli stipiti e
l'architrave; qui sopra sono collocate le statue del Battista tra il levita
e il fariseo , di G. F. Rustici, del primo Cinquecento. La porta a est, che si apre verso il Duomo, è l'opera
più perfetta ed elegante cui
Lorenzo Ghiberti lavorò dal 1425 al 1452. Di chiara ispirazione rinascimentale,
è divisa in dieci pannelli che rappresentano Episodi del Vecchio Testamento.
Nelle inquadrature dei battenti si susseguono raffigurazioni di Profeti
e
Sibille.
La fantasia mirabile e la tecnica dell'artista furono ammirate da Michelangelo
che definì l'opera la "porta del Paradiso", Sull'architrave, il
Battesimo di Gesù è Andrea Sansovino. Le formelle, che saranno esposte al
museo dell'opera del duomo, vengono via sostituite da copie. Nell'interno
ricco di marmi e aperto da un loggiato in alto, si ammirano il pavimento
intarsiato e la cupola coperta da splendidi mosaici duecenteschi che
ripropongono i temi di Gesù, di Giuseppe, del Battista, della Genesi; in
corrispondenza dell'abside si staglia un colossale Cristo di Coppo di
Marcovaldo. Da notare il trecentesco fonte battesimale e, a destra dell'abside,
il sepolcro dell'antipapa Giovanni XXIII di Donatello e Michelozzo.