S. Maria Novella sorge nella piazza a cui ha dato il nome. La tradizione vuole che sia stata iniziata alla metà del Duegento da fra Sisto e fra Ristoro, domenicani, su un oratorio più antico, e terminata un secolo dopo da fra Jacopo Talenti da Nipozzano al quale si deve anche il campanile: è uno degli edifici religiosi più belli del gotico italiano. La splendida facciata marmorea è divisa in basso da piccole arcate; il bel portale è di Leon Battista Alberti che progettò anche la parte superiore, bicroma, con oculo centrale, stretta tra due volute di raccordo ove sono iscrirìtti due magnifici intarsi circolari. Sulla destra è il recinto del cimitero delle maggiori famiglie della città. L'interno, ampio, a tre navate coperte da volte a costoloni, è delimitato da pilastri che vanno ravvicinandosi verso il fondo per dare un maggior senso prospettico della profondità. Tra le numerose opere, le più importanti sono, da destra: il monumento della Beata Villana del Rossellino; nel transetto destro: la cappella Rucellai; una Madonna col Bambino di Nino Pisano e al centro del pavimento la lastra tombale di fra Lionardo Dati, opera del Ghiberti. La cappella Strozzi, a destra del presbiterio, è decorata da magnifici affreschi di Filippino Lippi (fine XV-inizio XVI secolo) e vi si trova il sepolcro di Filippo Strozzi di Benedetto da Maiano; sull'altar maggiore è posto un Crocifisso del Giambologna; il coro è di Baccio d'Agnolo. Tutt'intorno e sulla volta si ammirano gli affreschi di Domenico Ghirlandaio e della sua scuola, che sono tra i massimi capolavori del pittore fiorentino, compiuti alla fine del XV secolo. A sinistra nella cappella Gondi di Giuliano da S. gallo, è collocato un Crocifisso ligneo del Brunelleschi. Ancora a sinistra si apre la cappella Daddi: all'altare una tavola del Bronzino raffigura il Miracolo di Gesù. Nel transetto sinistro, la Cappella Strozzi è ornata da magnifici affreschi di Nardo di Cione, fratello di Andrea Orcagna,anch'egli rappresentato da una tavola sull'altare. Dal transetto si accede alla sagrestia dove sono collocati un bel lavabo di Giovanni della Robbia e il magnifico Crocifisso su tavola di Giotto. Alla terza campata della navata sinistra si trova il grande affresco della Trinità, opera tarda del Masaccio;suo è anche l'importantissimo affresco della Morte. Accanto è il bel pulpito disegnato dal Brunelleschi e realizzato da Andrea Cavalcanti.